Inganni mediatici

In una intervista di qualche anno fa, a Daniel Estulin (autore del famosissimo libro sul Club Bilderberg) fu chiesto che cosa si può fare per contrastare i poteri occulti che governano il mondo. Lui rispose: per prima cosa spegnete la televisione. Io, molto più modestamente, aggiungo: non comprate neanche i giornali e informatevi sul Web. (Postato il 27 aprile 2013)

L'ultima "bufala" sull'attentato dell'11 settembre 2001...

di D'Auria Giancarlo Evaldo

Oggi tutti i mass media del mondo hanno diffuso una notizia sensazionale: dopo quasi 12 anni, è stato ritrovato un pezzo di uno degli aerei che hanno attentato alle Torri Gemelle di New York l'11 settembre 2001 (ingrandisci la foto qui a fianco). Ora, non voglio in questa riflessione disquisire su quell'attentato, visto che in giro per la Rete c'è documentazione video e cartacea a sufficienza per scrivere un'enciclopedia. E sono sicuro che ognuno è intelligente abbastanza per capire che razza di inganno mondiale è stato quell'attentato. Magari prima o poi scriverò una mia personale riflessione sull'argomento in questione. Quello che ci tenevo a sottolineare, comunque, è che la sensazionale notizia diffusa oggi è strettamente collegata alla storia di quel "misterioso attacco terroristico". Il regime che comanda il mondo ha capito sicuramente che la verità sull'11 settembre 2001 sta venendo a galla sempre di più, e con sempre più forza (solo i ciechi o chi non ha internet non riescono a vederla), e allora ogni tanto tirano fuori una balla, come quella di oggi, puntualmente diffusa e accreditata da giornali e TV di tutto il mondo, cioè dai mass media schiavi dell'elite che ci governa. Il discorso è molto semplice: se l'attentato dell'11 settembre è stata una cazzata megagalattica, anche la notizia di oggi è una bufala pazzesca, per ingannare le menti già intorpidite da decenni di spazzatura mediatica. Non metto affatto in dubbio che un qualsiasi rottame d'aereo sia stato ritrovato tra quei due palazzi (messo lì chissà da chi...); quello in cui non credo affatto è che appartenga a quegli aerei dell'11 settembre, visto che nessun aereo DI LINEA è entrato nelle torri gemelle quel giorno...! Il video di 20 secondi riguardante questa incredibile e straordinaria notizia odierna, lo potete vedere cliccando qui. (Postato il 27 aprile 2013)

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Inganni mediatici, politici, economici, storici

Cari amici, troppo spesso lasciamo che gli eventi travolgano la nostra vita lasciando entrare tanta spazzatura mediatica nella nostra testa. E’ ora che ognuno di noi si faccia un esame di coscienza chiedendosi: “Sto aiutando me stesso e il mio prossimo a conoscere il male che ogni giorno entra nelle nostre case e travolge famiglie e giovani?”.

Ci vuole informazione per conoscere l’opera del maligno.
Ci vuole preghiera per contrastare l’opera del maligno.
Ci vuole dialogo per arginare il fiume di tenebre che invade le nostre case.

Oggi, in tempi di informazione globale in cui si usano mille trucchi per manipolare ed alterare immagini e notizie, è facile essere tratti in inganno, perché niente è ciò che appare. Il Premio Nobel Harold Pinter disse: “Ciò che ci circonda è un grande arazzo di menzogne su cui ci nutriamo”. Negli ultimi anni, sempre più persone si stanno accorgendo dell’esistenza di questo “arazzo di menzogne”. Schiere di politici, giornalisti e pseudo-intellettuali, non bastano più a proteggere “l’arazzo”. Truffe e menzogne stanno emergendo, e da ciò deriva una maggiore consapevolezza. Si deve fare il punto di ciò che è stato per andare oltre, per vedere cosa ci si propone per il futuro. Con un alto livello di consapevolezza si può scegliere di abbracciare una realtà migliore, comprendendo che assumersi la responsabilità della propria esistenza significa indebolire chi della deresponsabilizzazione personale ha fatto la base del suo potere. Ci sono molti aspetti nei quali la nostra cultura non appare libera, e coloro che vogliono mantenere lo "status quo" hanno bisogno di ingannare per continuare ad esercitare potere. Lungi dall’essere individui impotenti e passivi come l’attuale sistema ci vorrebbe, si può abbracciare una visione della realtà che vede noi stessi come gli artefici della nostra esistenza, capaci di concepire e creare un’esistenza migliore. La sfida è quella di concepire sistemi alternativi, per creare un mondo in cui prevalga la pace, e i governi siano guidati da persone oneste e sagge. Dove ci sia un’equa distribuzione delle risorse e dove la giusta informazione sostituisca la menzogna e l’inganno, che finora hanno controllato le nostre vite.
Quando veniamo al mondo troviamo una realtà già costituita nei minimi dettagli: apprendiamo come vestirci, cosa mangiare, come salutare, come relazionarci agli altri. Crescendo, non ci accorgiamo neppure che dall'esterno ci giunge una serie di imposizioni su una quantità enorme di comportamenti. Ci adattiamo a tutti gli aspetti formali della realtà, e ad essi conformiamo la nostra mente. Alcune convenzioni semplificano la vita, e tanto maggiore è la loro uniformità, tanto minore sarà lo sforzo individuale di assumersi responsabilità e di spiegare le proprie scelte agli altri. Tuttavia, esistono aspetti della realtà che dovrebbero implicare un'assunzione di responsabilità da parte dei singoli individui. Ad esempio, la scelta del sistema finanziario più adeguato o dell'assetto politico. Di fatto tali scelte non sono compiute consapevolmente dagli individui, ma preesistono a loro. Non è dato ai cittadini comuni, anche di maggiore età, di assumere decisioni su questi aspetti importanti della realtà. Molti credono che non sia così perché si illudono che andando a votare esercitano potere politico, ma in realtà i candidati sono scelti dai Partiti. Il punto è: chi decide per noi? Chi ha interesse a mantenere un determinato assetto? In che modo tale assetto viene mantenuto invariato nei suoi aspetti fondamentali? Perché la situazione attuale del pianeta vede la maggior parte delle persone vivere in miseria o in preda a gravi problemi economici e risulta comunque difficile abbattere un sistema così iniquo?
Come scritto in precedenza, ci sono molti aspetti nei quali la nostra cultura appare controllata da gruppi di potere, che hanno interesse a mantenere lo "status quo", e dunque hanno bisogno di ingannare per continuare ad esercitare potere. Questo vuol dire che il sistema attuale è basato sull'inganno. L'inganno riguarda quasi tutti i settori dello scibile, nei quali vengono prodotte conoscenze che determinano persino le credenze che abbiamo su noi stessi. In molti settori, compresi quello scientifico e storico, ci vengono date conoscenze talvolta inesatte, mistificate o addirittura false, per indurci a credere che il sistema attuale sia accettabile, oppure per condizionare le menti a tal punto da eliminare le risposte indesiderate.
La Scienza ufficiale sembra essere una fonte esatta e imprescindibile di conoscenza, dalla quale trarre importanti informazioni su ciò che siamo, su come dobbiamo comportarci o curarci. In realtà viviamo in un mondo che ci è sostanzialmente sconosciuto. Il nostro stesso cervello ci è sconosciuto. Non sappiamo, ad esempio, come il corpo calloso armonizzi i due emisferi cerebrali, né come le singole funzioni cognitive siano collegate alle zone del cervello neomammifero. La Scienza ufficiale parla di “materia”, ma non è in grado di definire con esattezza tale realtà, che dovrebbe stare alla base della conoscenza del mondo fisico. La Fisica dei Quanti ci dice che la “materia”, così come viene intesa dalla Fisica tradizionale, non esiste, essendo l'universo caratterizzato dalla mancanza di solidità. Gli atomi, da cui dovrebbe derivare la realtà fisica, non sono solidi, ma quasi totalmente vuoti. Come alcuni scienziati precisano, “se un atomo avesse le dimensioni di una cattedrale, il nucleo sarebbe grande all'incirca come una monetina da dieci centesimi. In ordine a ciò si potrebbe dire che il vuoto può essere pieno e il pieno vuoto”. All’interno della biotecnologia, si ignorano gli aspetti del cosiddetto “DNA spazzatura”, come l’intuito, la coscienza, l’empatia, la creazione artistica e il libero impulso dell’anima. L'essere umano risulta appiattito dalla sicurezza che egli sarebbe soltanto quel 5% di DNA, mentre, ovviamente, egli è molto di più, in quanto anche se non conosciuti dalla scienza, gli aspetti di quel 95% del DNA determinano la sua realtà. Dunque, sappiamo pochissimo della realtà naturale e umana, tuttavia siamo indotti a credere che l'uomo ha raggiunto proprio in questi ultimi anni una notevole conoscenza.
Nonostante le sicurezze sulla realtà dovrebbero essere scarse, su questo pianeta la maggior parte delle persone possiede una certa sicurezza su ciò che va considerato "realtà". Miliardi di persone danno per scontati molti aspetti che hanno "ereditato" come veri dai loro genitori, che a loro volta li hanno ereditati dalla loro famiglia. Noi tutti siamo indotti ad abbracciare una determinata realtà perché l'abbiamo appresa dalla nascita. Metterla in discussione è difficile, e pochi lo fanno. Non si tratta di una questione di mediocrità, ma piuttosto di credulità, di abitudine o di comodità. Moltissime persone si fidano delle religioni o di altre ideologie, credendo che attraverso di esse potranno capire la realtà e vivere meglio. Ma chi ha creato queste ideologie? Chi “costruisce” la realtà che miliardi di persone assumono come vera? Se sappiamo così poco della realtà, su cosa dovremmo costruire la nostra immagine del mondo? Si punta a convincerci, in modo spesso affascinante, che la tecnologia possa di per sé offrire un importante segno di progresso dell'uomo contemporaneo. Allo stesso tempo però l'uomo di oggi sa ben poco della realtà in cui vive, egli ignora persino le vere caratteristiche del sistema finanziario, della realtà fisica o quantistica. Nel mondo contemporaneo, siamo stimolati a credere ad una nostra presunta superiorità rispetto agli esseri umani del passato, ma allo stesso tempo siamo indotti ad accettare passivamente aspetti della realtà fondamentali per la nostra esistenza. Le nostre capacità cognitive sono sempre più appiattite dallo schermo TV e da una realtà già data, davanti alla quale diventiamo sempre più passivi. Ogni generazione viene convinta di vivere in un periodo "speciale", come se il passato fosse peggiore rispetto al presente, e come se gli sviluppi scientifici o tecnologici potessero garantire una maggiore felicità o una maggiore evoluzione degli individui. Gli ultimi secoli sono stati indicati come "speciali" dal gruppo dominante: l'Illuminismo nel Settecento voleva convincere che l'umanità fosse entrata nella fase della “ragione”, spazzando via la superstizione o l'irrazionalità; nel secolo successivo, il Positivismo convinse molti a credere nell'infallibilità della Scienza ufficiale, ed alcuni scienziati, ad oggi, fanno assurgere il campo scientifico ad unica fonte di conoscenza. Nella convinzione di essere i protagonisti e artefici della tecnologia, ne diventiamo i passivi fruitori e le vittime.
La comodità di non essere responsabili di decidere per gli aspetti importanti dell'esistenza è come un boomerang, che ci colpisce inesorabilmente prima o poi. Molte persone credono che l'economia abbia leggi “naturali” che le proteggono, ma in realtà anch'essa, come risulta evidente, non ha come obiettivo principale la sicurezza e il benessere dei popoli. L'inganno, dunque, si articola su ogni settore dell'esistenza umana, anche su quello economico e finanziario, anzi, proprio da questi settori nasce la maggiore truffa, che i popoli subiscono da secoli. Il sistema economico-finanziario attuale è basato sull’ignoranza dei popoli circa le sue vere caratteristiche. Fenomeni come la concentrazione del potere mediatico, il Signoraggio, la mistificazione della Storia e gli inganni della Scienza, stanno venendo alla luce prepotentemente. Come mai i popoli, pur dando gran parte dei propri guadagni per pagare il debito pubblico, si ritrovano più indebitati di prima? Come mai i programmi televisivi sono sempre più simili in tutto il mondo, e le notizie dei Tg sempre più stereotipate e appiattite? Il sistema attuale non è un sistema libero e democratico come molti credono, e ciò diventa evidente quando ci si rende conto di vivere in un sistema che non soltanto non rispetta i diritti degli individui, ma cerca di imporre un ordine precostituito, nel quale ogni essere umano dovrebbe diventare come un semplice burattino, piegato passivamente a ciò che un gruppo ristretto di persone decide. Tuttavia, i popoli vengono convinti di vivere in una "democrazia". Sembrerebbe uno scenario assurdo, ma questa realtà appare chiara, e persino evidente, quando si inizia a perdere la disponibilità a credere di vivere in un sistema voluto da tutti, o l'unico possibile poiché dovuto alla “natura” umana. Queste stesse convinzioni sono frutto del condizionamento, anzi, ne rappresentano il risultato più importante. La prova dell'esistenza di questa situazione è nei settori più importanti della realtà in cui viviamo: i mass media, la Scienza, la Storia, l'Economia e la Finanza. In ognuno di questi settori è possibile individuare una serie di inganni e truffe contro i cittadini comuni. Si tratta di far credere ciò che non è, propugnando un consenso e un'accondiscendenza che altrimenti non si avrebbe. L'inganno è talvolta grossolano e basato sul potere di manipolare le informazioni dei media. La gente è spinta a credere a ciò che non è, oppure ad accettare realtà facsimili o mistificate. E' su questo inganno che si basa l'intera civiltà occidentale, spacciata per “democratica” ma profondamente fascista. Come disse Gandhi: “La democrazia occidentale nelle sue attuali caratteristiche, è una forma diluita di nazismo o fascismo. Al più è un paravento per mascherare le tendenze naziste e fasciste dell'imperialismo”. Analizzando la realtà storica è possibile capire che negli ultimi secoli il potere si è man mano concentrato nelle mani di un gruppo di famiglie, che si sono arricchite grazie al sistema finanziario, alle guerre e al controllo politico. Tale potere è stato trasmesso per eredità e rafforzato anche ai nostri giorni, attraverso il controllo della politica, della conoscenza e dei media. Abbiamo un mondo in cui gli esseri umani vivono con opportunità e condizioni diverse. Alcuni vivono nel cosiddetto Terzo Mondo, in condizioni di estrema miseria, subendo guerre e dittature feroci, mentre altri vivono in abitazioni lussuose e mangiano cibi di prima qualità. Dunque chi ha creato la realtà attuale si cura di mantenere privilegi e ricchezza in alcuni ambienti, e di fomentare guerre e creare povertà in altri. La felicità umana dipenderebbe dunque dalla zona geografica in cui si nasce o dalla famiglia di origine. Tale assetto è favorevole solo ad una percentuale minima della popolazione mondiale, pari a circa il 10% della popolazione. Ma perché la stragrande maggioranza degli abitanti la accetta o non ha abbastanza forza per abbattere tale sistema? Il segreto è tutto qui, rispondere a questa domanda, spiegando accuratamente gli inganni che servono a mantenere il sistema attuale e a farlo apparire come l'unica realtà possibile. Si tratta di inganni che riguardano i principali canali utilizzati per la “costruzione” della realtà: i mass media, la Scienza, la Storia, l'Economia e la Politica. Per liberarsi dall'inganno e costruire un'altra realtà è necessario guardare il mondo con occhi diversi dal solito, uscendo dal condizionamento. Si rimane prigionieri quando si è disposti a credere di non esserlo, pur non avendo attuato quei processi di autoconsapevolezza necessari ad uscirne. E' proprio su questo che trae forza l'inganno: sulla disponibilità a credere che si possa facilmente e senza contributo personale costruire un futuro migliore e rispettoso dei diritti umani. Ciò non sarà mai possibile poiché la crescita è stata sempre, e sempre sarà, un frutto del senso di responsabilità, e dell’impegno, che iniziano proprio dal voler comprendere la realtà attuale, con coraggio e animo sincero.

(Fonte: piccola dimenticanza, dimenticai di citare la fonte)

(Postato il 3 maggio 2013)

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Le 10 strategie della manipolazione mediatica

Viene qui proposto uno schema che si rifà al linguista Noam Chomsky, dalle cui riflessioni si estrapola un decalogo, una lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.

1- La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione, la quale consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, tramite un profluvio di distrazioni e informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali nella area della scienza, la economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica.
“Mantenere la attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2 - Creare problemi e poi offrire le soluzioni

Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”.
Si crea un problema per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio, lasciare che dilaghi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi così che il pubblico stesso richieda leggi e politiche per la sicurezza e a discapito della libertà.
Oppure creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3 - La strategia della gradualità

Per fare accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente per anni consecutivi.
E’ così che condizioni socio-economiche radicalmente nuove furono imposte durante gli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4 - La strategia del differimento

Un altro sistema per fare accettare una decisione impopolare è presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo la accettazione pubblica immediatamente, per una applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. In primo luogo perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi alla idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5 - Rivolgersi al pubblico come a un bambino

Gran parte della persuasione diretta al grande pubblico adopera discorsi, argomenti, personaggi e intonazioni particolarmente infantili, come se lo spettatore sia una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se ci si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, essa tenderà con certa probabilità a una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno.

6 - Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

Sfruttare la emozione è una tecnica classica per provocare il corto circuito della analisi razionale e del senso critico dello individuo. Inoltre l'uso del registro emotivo permette di aprire la porta di accesso allo inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure, compulsioni, o indurre comportamenti.

7 - Mantenere il pubblico nella ignoranza e nella mediocrità

Fare in modo che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori."

8 - Stimolare nel pubblico una compiacenza verso la mediocrità

Spingere il pubblico a ritenere alla moda essere stupidi, volgari e ignoranti.

9 - Rafforzare l’auto-colpevolizzazione

Far credere all’individuo che sia soltanto egli il colpevole delle proprie disgrazie, a causa di una insufficiente intelligenza, capacità o impegno.
Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, tra i cui effetti vi è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione! (eccome se è possibile, una rivoluzione senza azione ... - n.d.A.)

10 - Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

Negli ultimi 50 anni i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie a biologia, neurobiologia e psicologia applicata, il “sistema” gode di una conoscenza avanzata dello essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune meglio di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo sugli individui maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

(Fonte: www.informarmy.com/2011/04/le-10-strategie-della-manipolazione.html - 21 aprile 2011)

(Postato il 15 settembre 2013)

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